Perché tanta bellezza? La religiosità: aperture nel contraccolpo con la realtà. Settima Lezione Religione CSMA

Giovanni Paccosi

Perché tanta bellezza? La religiosità: aperture nel contraccolpo con la realtà. Settima Lezione Religione CSMA

11/11/2020 Religione Liceo Classico Santa Maria degli Angeli 0

La prima proposta è un testo di un grande scrittore italiano del XX secolo, Dino Buzzati, chiamato lo scrittore del Mistero, proprio per la sua continua attenzione alla dimensione affascinante e inquietante del mistero del vivere.

In questo racconto autobiografico, Plenilunio, (che qui si può leggere e scaricare) dalla raccolta Le notti difficili, pubblicata nel 1972 Buzzati si lascia provocare dalla bellezza di una notte di luna nella sua casa di famiglia sulle dolomiti.

Ancora una volta, – e lo stesso fenomeno si ripete ogni estate, dal tempo dei tempi, – mi sono chiesto: perché? Perché questa bellezza senza rimedio, struggente trasfigurazione del mondo, poesia allo stato puro? Perché? Da dove viene?

Qui il questionario proposto agli alunni per riprendere e fissare i temi del racconto.

In secondo luogo un’ opera musicale:

Un brano famosissimo di Fryderyk Chopin, il Preludio opera 28 n. 15, chiamato comunemente “La goccia” ci introduce alla riflessione sull’emergere nell’esperienza di ogni persona, di una dimensione, quella religiosa, che prima di essere costituita da idee o credenze manifesta l’emergere di domande e inquietudini davanti al mistero affascinante della realtà.

Qui lo possiamo vedere e ascoltare con un commento di Luigi Giussani, che riconosce nella particolarissima struttura di questo brano, un esempio commovente dell’emergere della religiosità nell’esperienza.


Infine, come sintesi ragionata di questo tema, le prime frasi del Quinto capitolo del Il senso religioso, di Luigi Giussani, testo fondamentale.

infine un Bonus: il Video “Planet heart” con cui lasciarsi stupire dalla bellezza del mondo.