Le esigenze che portiamo nel cuore sono segno del Mistero. Lezione Religione Russell-Newton

Giovanni Paccosi

Le esigenze che portiamo nel cuore sono segno del Mistero. Lezione Religione Russell-Newton

16/02/2017 Religione Russell-Newton 0

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Mentre presento la foto vincitrice del concorso “Vivere intensamente il reale”, di Sara Beltrán Alegría, è significativo vedere che anche per tutti quelli che l’hanno votata come la miglior foto, non ha prevalso un giudizio tecnico sulla fotografia, ma la capacità della foto stessa di rimandare, come SEGNO, a qualcosa di molto più misterioso e grande della sola apparenza. Le cose ci si presentano sempre come segno e diventano più importanti per noi quando le scopriamo più “significative” cioè portatrici di un significato più profondo.

Facendo un passo in più è importante notare come non siano solo le cose esteriori che entrano nell’orizzonte della nostra esperienza quelle che ci provocano,  che portano scritto “più in là”, ma anche le esigenze che urgono nel nostro cuore: l’esigenza della verità (del significato di tutto, anche della nostra stessa vita), l’esigenza della giustizia, che ci fa gridare quando qualcosa di ingiusto si abbatte su di noi, l’esigenza della felicità come soddisfazione piena del nostro desiderio, e l’esigenza dell’amore che non si arrende mai, ci sospingono verso orizzonti che sorpassano i limiti delle risposte ordinarie, ci sospingono verso l’infinito, il Mistero.

Riporto qui una sintesi del capitolo 11 de “Il senso religioso” di Luigi Giussani, che sviluppa questi temi in modo geniale.

Come esempi delle esigenze che gridano imparabili dentro di noi, i testi e i video di due canzoni dell’ultimo Sanremo: “Che sia benedetta“, cantata da Fiorella Mannoia e “Vedrai” di Samuel.

I TESTI:

Che sia benedetta Mannoia – Vedrai Samuel

I VIDEO:

https://drive.google.com/file/d/0B-QCEOy9CMCgNEtGUHBfckJ1VzA/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/0B-QCEOy9CMCgNWFYQVZ0MTUwcXc/view?usp=sharing

Non a caso ricorre in esse la parola benedizione riferita al mistero del vivere: la percezione che le nostre definizioni non bastano, il senso del vivere è più grande delle nostre capacità di incasellarlo in idee.